Mia madre è un fiume: i Premi del 2011

Mia madre è un fiume: i Premi del 2011

29/11/11

Donatella Di Pietrantonio al Festival della Letteratura per Ragazzi

Il romanzo in cento parole di Donatella Di Pietrantonio sul Corriere della Sera


L’OMBRA DEL CILIEGIO

Tutte le mattine esce alla stessa ora e raggiunge i prati fuori dall’abitato. Passeggia indolente. La seguo alla giusta distanza, catturo con le narici dilatate qualche molecola del suo odore rimasto in sospensione nell’aria stregata.
Oggi invece l’ho preceduta, le ho steso all’ombra del ciliegio una tovaglia a quadretti con la colazione e ho aspettato, invisibile. Ho visto il suo sorriso mangiare pane e marmellata, uova sode e bere tè. Ero seduto a terra, con la gobba piena d’amore appoggiata di lato al tronco del salice, così non mi faceva male. Mi accarezzavo piano mentre lei si leccava le dita.

22/11/11

Lo sfregio: un racconto di Donatella Di Pietrantonio su Granta Italia

Rivista Letteraria Granta Italia n. 2/2011 - Rizzoli



Raccontare il sesso – sentimentale o scabroso, cerebrale o istintivo, nudo o vestito  – significa parlare d’amore e di violenza, di famiglia e di desiderio, di sogni e di perversioni. Il sesso ci ossessiona, ci emancipa, ci definisce. Ci diverte ma può anche fare paura. Tra ghiacciai pakistani che si accoppiano e coppie che volano per la città cambiando corpo, tra passioni galeotte e tatuaggi a forma di mongolefiera, tra abbracci che separano e diavoli che inducono in tentazione, un viaggio dall’Avana a Sassari passando dalla Londra di Iris Murdoch e la Parigi di Gertude Stein, per raccontare quel momento sublime in cui il sesso si fa inafferrabile ed eterno e si trasforma in letteratura.



 
Donatella Di Pietrantonio è nata ad Arsita, Teramo, nel 1962. Ha sempre scritto, poesie, fiabe, racconti, e li ha chiusi nei cassetti. Vive con la famiglia a Penne (Pescara), dove esercita tutt’altro lavoro. Nel 2011 ha pubblicato il romanzo non autobiografico Mia madre è un fiume (Elliot), che ha vinto il Premio Tropea.
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21/11/11

Ad Atri “Mia madre è un fiume” martedì 22 novembre 2011

Donatella Di Pietrantonio presenta ad Comunale il suo gioiello letterario


Donatella Di Pietrantonio
Donatella Di Pietrantonio
ATRI – Nella splendida cornice del Teatro Comunale di Atri, martedì 22 novembre si svolgerà l'incontro con la scrittrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio, autrice del libro “Mia madre è un fiume”, suo romanzo di esordio che sta riscuotendo un notevole successo. L'incontro-dibattito prenderà il via alle ore 17,30. “Mia madre è un fiume” ha vinto la quinta edizione del Premio Tropea ed è finalista di premi letterari quali Rapallo Carige e la prima selezione dello Strega. Quello della Di Pietrantonio è un racconto poetico ed indimenticabile di un tormentato rapporto tra una madre ed una figlia, reso nella ricostruzione del quotidiano, alla ricerca del senso dell’esistenza. Sullo sfondo l’atrocità di una malattia che toglie i ricordi e l’identità, ed una terra, quella dell’Abruzzo dell’immediato dopoguerra, reso con crudo disincanto ed un tono autentico, scevro di ogni nostalgico sentimentalismo.
L'autrice regala un piccolo gioiello letterario con uno stile personale ed una narrazione che, procedendo a scatti, penetra nell’essenza dell’intimità del rapporto madre – figlia, alternandosi a realistici e a volte brutali squarci di vita contadina. Donatella Di Pietrantonio risiede a Penne e sarà ospite della città ducale martedì: all'incontro prenderanno parte anche numerosi studenti, oltre all’affezionato pubblico di lettori che ha sollecitato questo appuntamento, promosso dall’Amministrazione Comunale ed organizzato da Giuliana De Petris.

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Oates e Didion, Tonon e Di Pietrantonio: la declinazione di un nuovo lessico famigliare

 Corriere della Sera » Il Club de La Lettura »

Nel nome della madre

Amore o conflitti: un rapporto fecondo narrato (soprattutto) dalle figlie

La figura della madre oggi è al centro di molti dibattiti culturali. La filosofa Elizabeth Badinter ha ripercorso nel suo ultimo libro mezzo secolo di emancipazione femminile per individuare, nella società contemporanea, una retorica della maternità che intrappola le donne; il film Quando la notte di Cristina Comencini, è stato vietato ai minori di 14 anni perché il rifiuto e la violenza di una madre sul figlio, al centro del racconto, è considerato un fatto troppo innaturale e perturbante. Eppure basterebbe la letteratura a ricordarci che la madre perfetta non esiste. Quel gorgo di desiderio, amore incondizionato, mancanza, frustrazione che trascina con sé molti rapporti madre-figlio (soprattutto madre-figlia) ha nutrito e continua a nutrire la poetica dei narratori, a cominciare da Simone de Beauvoir che scriveva: «Non ci sono madri snaturate perché l’amore materno non ha nulla di naturale». (...)

La domanda di Moresco investe non solo l’ambito letterario, dove, peraltro, è evidente che è sopratutto il secondo modello — la madre folle, insufficiente, anaffettiva — quello più fecondo e più praticato. Sono perlopiù storie raccontate dalle figlie come quella di Donatella Di Pietrantonio che lo scorso anno ha esordito nella narrativa con il racconto (Mia madre è un fiume) di un rapporto madre-figlia aspro come il paesaggio d’Abruzzo in cui è ambientato. (...)


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09/11/11

Donatella Di Pietrantonio presenta il suo romanzo a Modena

Sabato 12 novembre

Nonantola (Modena) : Teatro Troisi. Viale delle Rimembranze


Sezione serale ore 21-00

06/11/11

Donatella Di Pietrantonio alla Festa della Cultura 2011 a Gorizia

ALLA_FINE, Festa della Cultura 2011 a Gorizia

Festival

Gorizia si immerge nella cultura!



ALLA_FINE … E’ il titolo della Festa della Cultura 2011 a Gorizia da giovedì 17 a domenica 20 novembre, organizzata dall’Associazione Ex Border (info www.exborder.it) con la direzione artistica di Alberto Princis.

Letteratura, arte, cinema, scienze oltre a psicologia e filosofia...una “danza delle idee” o un osservatorio culturale sulla realtà contemporanea, che ospiterà autori e argomenti in relazione con l’immagine della fine… della vita e del mondo e delle civiltà, ma anche degli amori e dell’arroganza, della gioia e dell’ira, dell’arte e delle illusioni, delle storie e dei film, dei luoghi comuni e dei miti, dedicando di conseguenza attenzione anche ai processi di morte e rinascita che costituiscono il ciclo dei fenomeni, naturali e sociali.

 I protagonisti dell’evento sono: Pier Aldo Rovatti, autore di Noi, i barbari. La sottocultura dominante, Margherita Hack (Il mio infinito), Vito Bruno (L’amore alla fine dell’amore), Francesca Genti (La febbre) Sara Boero (La teoria del caos), Consuelo Casula (La forza della vulnerabilità), Donatella Di Pietrantonio (vincitrice del Premio Tropea 2011 con Mia madre è un fiume), Francesco Stoppa (La restituzione. Perché si è rotto il patto tra le generazioni), Rossana Lacala (Italia Low Cost), Agne Zagrakalyte (Lituania), Elaine Feeney (Irlanda) e Stanka Hrastelj (Slovenia). La manifestazione è sostenuta tra gli altri da Regione FVG e Fondazione Carigo.

Una Festa della Cultura dedicata ai giovani, con autori giovani o libri a loro dedicati, per pensare e far pensare, divertendosi.

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Nel nome della madre: articolo del Corriere della Sera