Si terrà
sabato 18 giugno a Villa Tigullio la consegna dei premi
Rapallo Carige 2011.
Il premio letterario riservato alla donna scrittrice promosso da Banca Carige e presentato stamattina, 27 maggio, a Milano tocca quest'anno le
27 primavere e lo fa senza cedimenti.
Terminate la selezione, che ha visto in litta
122 romanzi, la giuria - presieduta da
Leone Piccioni - ha scelto le
tre opere che concorreranno al premio finale:
Se tu fossi qui (Cairo, 2010) di
Maria Pia Ammirati,
Mia madre è un fiume (Elliot, 2011) di
Donatella Di Pietrantonio e
Di fama e di sventura (Mondadori, 2011) di
Federica Manzon.
Riceveranno inoltre un riconoscimento
Bugiarda no, reticente (Einaudi, 2010) dell'attrice e autrice comica
Franca Valeri, a cui andrà il premio speciale della giuria, e
Settanta acrilico trenta lana (E/O, 2011) di
Viola Di Grado, a cui sarà attribuita una speciale menzione per l'opera prima.
Il premio
Rapallo Carige, ideato nel 1985 dal giornalista
Pier Antonio Zannoni, è stato il primo in Italia a mettere a fuoco la scrittura delle donne, segnalando con anticipo un gran numero di autrici all'esordio, da
Margaret Mazzantini con
Il catino di zinco a Cristina Comencini con
Le pagine strappate, passando per
La bruttina stagionata di
Carmen Covito e
La testa fra le nuvole di
Susanna Tamaro.
Il 18 giugno starà alla giuria - composta da
Romano Battaglia,
Mauro Baudino,
Isabella Bossi Fedrigotti,
Francesco De Nicola,
Elvio Guagnini,
Ermanno Paccagnini,
Mirella Serri e
Pier Antonio Zannoni - valutare i tre romanzi assieme ai
sessanta lettori selezionati, giornalisti, esperti e docenti, i cui voti concorreranno al risultato finale.
All'autrice dell'opera più votata andrà il premio
Rapallo Carige 27 edizione, alle altre due finaliste,
andranno i
Premi selezione.
A presentare la serata sarà
Livia Azzariti, mentre i due attori
Caterina Vertova e
Massimo Venturiello si occuperanno di leggere stralci dei libri in concorso. Ospite musicale,
Mietta.
In caso di pioggia, la premiazione si svolgerà nel teatro Auditorium delle Clarisse.
Queste sono le
motivazioni della Giuria per i tre volumi finalisti:
Maria Pia Ammirati,
Se tu fossi qui (Cairo, 2010)
«Un bellissimo romanzo tutto giocato sulle soprese del linguaggio. E su una trama che affronta i silenzi, le cose taciute nella relazione di coppia. Non mancano i colpi di scena nella storia del giovane vedovo alle prese con la vita misteriosa, segnata da tanti lati oscuri, della moglie appena scomparsa. Un racconto unico nel suo genere nel panorama italiano».
Donatella Di Pietrantonio,
Mia madre è un fiume (Elliot, 2011)
«Per ricostruire i ricordi dell'anziana madre ormai persa nella smemoratezza, Donatella Di Pietrantonio narra con scrittura innovativa ed immaginifica la sua personale saga di ultima discendente di una stirpe di montanari abruzzesi. Un romanzo fortemente autobiografico, illuminato dalla poesia che lo rende autobiografia del lettore».
Federica Manzon,
Di fama e di sventura (Mondadori, 2011)
«Un romanzo di vasto respiro, dall'intreccio complesso, condotto con sapienza. È la storia di Tommaso, un personaggio che lotta contro avversità e ingiustizie, solitudine e vuoto affettivo, marginalità e frustrazioni; un personaggio che, contro la propria inclinazione alla bontà, sembra costretto a seguire una linea di durezza che lo porta - grazie ad ambizioni e qualità - al successo sociale ed economico, ma anche a dure sconfitte nella vita e negli affetti. Un affresco articolato ed un racconto avvincente».
Genova mentelocale