Venerdì 29 Aprile: ore 18.00
la Feltrinelli
Via Milano, angolo Via Trento
PESCARA
Donatella Di Pietrantonio presenta "Mia madre è un fiume"
Mia madre è un fiume: i Premi del 2011
27/04/11
26/04/11
Donatella Di Pietrantonio finalista al Rapallo-Carige: articolo su Quotidiano d'Abruzzo
... Ernesto Ferrero, attuale direttore del Salone del libro di Torino e vincitore del premio Strega nel 2000, e Manlio Cancogni, scrittore e maestro del giornalismo italiano. Ecco i loro giudizi su "Mia madre è fiume":
«Sullo sfondo arcaico dell'Appennino abruzzese, Donatella Di Pietrantonio ripercorre il classico conflitto madre/figlia, cogliendolo proprio quando la resa dei conti è sospesa dalla malattia che svuota la memoria della madre, e al tempo stesso spinge la figlia a restituirle il mondo che sta perdendo. Per incisiva asciuttezza di scrittura, un romanzo di rara necessità e intensità, che onora la missione conoscitiva della vera letteratura». (Ernesto Ferrero)
«Arsita, il paese descritto dalla brava Donatella Di Pietrantonio autrice di questo romanzo, mi era fino a oggi completamente sconosciuto come credo a quasi tutti gli italiani. Ora mi basta sillabarlo, per destarmi nella memoria le immagini di un paesaggio fra i più singolari e incantevoli del nostro paese, quello delle montagne abruzzesi con le loro gole profonde e selvose e i loro altipiani solitari. Dalle pagine di questo libro emana un odore aspro di terra e di bosco che esprime bene l'ispirazione realistica e drammatica di questa nuova scrittrice; e per contrasto, accende in me, che sono per natura portato alle fantasticherie e alle astrazioni, il ricordo del verde pallido così poetico degli alti pascoli d'Abruzzo, che vidi per la prima volta da ragazzo quasi un secolo fa, con il profumo soave d'erbe e di mentuccia. E' per queste qualità che distinguono il romanzo "Mia madre è un fiume" all'interno della nuova narrativa italiana che lo propongo per il Premio Strega 2011». (Manlio Cancogni)
Pagina culturale di Quotidiano d'Abruzzo
«Sullo sfondo arcaico dell'Appennino abruzzese, Donatella Di Pietrantonio ripercorre il classico conflitto madre/figlia, cogliendolo proprio quando la resa dei conti è sospesa dalla malattia che svuota la memoria della madre, e al tempo stesso spinge la figlia a restituirle il mondo che sta perdendo. Per incisiva asciuttezza di scrittura, un romanzo di rara necessità e intensità, che onora la missione conoscitiva della vera letteratura». (Ernesto Ferrero)
«Arsita, il paese descritto dalla brava Donatella Di Pietrantonio autrice di questo romanzo, mi era fino a oggi completamente sconosciuto come credo a quasi tutti gli italiani. Ora mi basta sillabarlo, per destarmi nella memoria le immagini di un paesaggio fra i più singolari e incantevoli del nostro paese, quello delle montagne abruzzesi con le loro gole profonde e selvose e i loro altipiani solitari. Dalle pagine di questo libro emana un odore aspro di terra e di bosco che esprime bene l'ispirazione realistica e drammatica di questa nuova scrittrice; e per contrasto, accende in me, che sono per natura portato alle fantasticherie e alle astrazioni, il ricordo del verde pallido così poetico degli alti pascoli d'Abruzzo, che vidi per la prima volta da ragazzo quasi un secolo fa, con il profumo soave d'erbe e di mentuccia. E' per queste qualità che distinguono il romanzo "Mia madre è un fiume" all'interno della nuova narrativa italiana che lo propongo per il Premio Strega 2011». (Manlio Cancogni)
Pagina culturale di Quotidiano d'Abruzzo
20/04/11
Mia madre è un fiume: strane esclusioni e mancate candidature...
Famiglia Cristiana: 20/04/2011
Autori giovani e già affermati, esordienti, un sacerdote (ed è la prima volta), ma anche strane esclusioni e mancate candidature... Tutto sul premio letterario più ambito.
Lettori e lettrici, lo strega riparte. Siete pronti? Anzitutto la notizia: sono usciti i nomi dei 12 autori che si contenderanno il premio letterario italiano più ambito e chiacchierato. Eccoli: Bruno Arpaia con L'energia del vuoto (Guanda), Gino Battaglia con Malabar (Guida), Alessandro Bertante con Nina dei lupi (Marsilio), Mario Desiati con Ternitti (Mondadori), Viola di Grado con Settanta acrilico trenta lana (e/o), Fabio Geda con Nel mare ci sono i coccodrilli (Dalai), Lorenzo Greco con Il confessore di Cavour (Manni), Edoardo Nesi con Storia della mia gente (Bompiani), Giorgio Nisini con La città di Adamo (Fazi), Gilberto Severini con A che cosa servono gli amori infelici (Playground), Mariapia Veladiano con La vita accanto (Einaudi).
Ee ecco qualche considerazione. Fra i libri candidati, sorprende l'esclusione di Mia madre è un fiume di Donatella di Pietrantonio (Elliott): a nostro giudizio, il libro meritava di superare questa prima selezione. Ma ancora più sorprendente è la mancata candidatura di alcuni testi. Se per Le giostre sono per gli scemi dell'esordiente Barbara Di Gregorio (Rizzoli) si può immaginare un gioco di squadra fra case editrici amiche, in questo caso a favore del libro Bompiani di Nesi, dispiace non vedere in lizza Alessandro Mari, dato il valore del suo romanzo, Troppo umana speranza (Feltrinelli), un potente e accurato affresco dell'Italia pre-risorgimentale, peraltro prima prova del giovane autore lombardo.
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Autori giovani e già affermati, esordienti, un sacerdote (ed è la prima volta), ma anche strane esclusioni e mancate candidature... Tutto sul premio letterario più ambito.
Ee ecco qualche considerazione. Fra i libri candidati, sorprende l'esclusione di Mia madre è un fiume di Donatella di Pietrantonio (Elliott): a nostro giudizio, il libro meritava di superare questa prima selezione. Ma ancora più sorprendente è la mancata candidatura di alcuni testi. Se per Le giostre sono per gli scemi dell'esordiente Barbara Di Gregorio (Rizzoli) si può immaginare un gioco di squadra fra case editrici amiche, in questo caso a favore del libro Bompiani di Nesi, dispiace non vedere in lizza Alessandro Mari, dato il valore del suo romanzo, Troppo umana speranza (Feltrinelli), un potente e accurato affresco dell'Italia pre-risorgimentale, peraltro prima prova del giovane autore lombardo.
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Mia madre è un fiume: recensione su Librerie.it
(...) Ciò che resta, pagina dopo pagina, nella lettura del romanzo Mia madre è un fiume, è la persistenza degli affetti, dei legami familiari. Un mondo in cui nessuno è cancellato, non il bisnonno Rocco, né i genitori Fioravante e Serafina, né le sorelle adorate.
Un viaggio di relazioni, amore, della nascita del suo nipotino Giovanni. Tre generazioni a confronto che scorrono sul placido fiume della vita, e talvolta lo cavalcano, mai si fermano, mai muoiono, perché tutto continua a vivere attraverso il ricordo dell'altro. Attraverso gli occhi di una figlia che racconta sua madre a sua madre. (...)
Mia madre è un fiume: articolo di Chiara Gulino
Come ho scritto il mio primo libro
Voci di donne piene di forza e verità, proprio come quelle scese in piazza lo scorso aprile a Roma per rivendicare i proprio diritti, in questo caso il diritto di comunicare emozioni scrivendo.
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Speciale Libri Come, 2011
articolo di Chiara Gulino
(...) Nella vita fa la dentista per bambini e nonostante l’età (48 anni), anche l’abruzzese Donatella Di Pietrantonio è una esordiente. Mia madre è un fiume fu spedito dall’autrice alla casa editrice romana Elliot un anno fa e subito affidato all’editing di Raffaella Lops, ex libraia, famosa per essere stata la prima a scoprire Paolo Giordano. È il racconto di un rapporto “andato storto” fra una madre affetta da una malattia che brucia i ricordi e la figlia che, per quanto rancorosa, la aiuta a capire chi era raccontandole la sua storia, che poi è la loro storia, sullo sfondo di un mondo contadino che verrà sconvolto dalla tragedia della Seconda Guerra Mondiale e dal successivo boom economico. Altro elemento interessante è il richiamo al tema dell’emigrazione degli italiani all’estero che sembra tanto lontano da noi ma è ancora vivo perché gli italiani continuano ad andarsene dall’Italia solo con meno disperazione.Voci di donne piene di forza e verità, proprio come quelle scese in piazza lo scorso aprile a Roma per rivendicare i proprio diritti, in questo caso il diritto di comunicare emozioni scrivendo.
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18/04/11
Mia madre è un fiume finalista al 28° Premio Riviera delle Palme
Circolo culturale Riviera delle Palme
Sono state rese note le cinquine che concorreranno al 28° Premio Riviera delle Palme per la Saggistica e la Narrativa in edizione economica e assegnato agli studenti degli istituti scolastici il testo dell'elaborato che dovranno realizzare, nell'ambito del concorso di scrittura parallelo, sabato mattina, all'Auditorium Tebaldini, in occasione dell'appuntamento con il quale il premio è entrato nel vivo.
Ad annunciare le cinquine è stato Vittorio Ricci, presidente del Circolo Riviera delle Palme, associazione che tramite il comitato tecnico locale ha selezionato le due decine di testi, proposte alla giuria nazionale, che ne ha ricavato le due cinquine, che sin da oggi e per tutta l'estate potranno essere lette dalle varie fasce di lettori-elettori che infine decideranno i titoli e gli autori vincitori.
Per la narrativa i libri sono S. Benni (Pane e tempesta), S.Consenti (Binario 21), G.De Cataldo (Il padre e lo straniero), D.Di Pietrantonio (Mia madre è un fiume) e M.Lodoli (Italia); per la Saggistica, A. Banti (Il Risorgimento italiano), G.Bignami (I marziani siamo noi), R.De Ponticelli (La questione morale), E.Gentile (Né stato né nazione) e G. Nuzzi, con il suo Metastasi.
Continua a leggere su www.ilquotidiano.it
Sono state rese note le cinquine che concorreranno al 28° Premio Riviera delle Palme per la Saggistica e la Narrativa in edizione economica e assegnato agli studenti degli istituti scolastici il testo dell'elaborato che dovranno realizzare, nell'ambito del concorso di scrittura parallelo, sabato mattina, all'Auditorium Tebaldini, in occasione dell'appuntamento con il quale il premio è entrato nel vivo.
Ad annunciare le cinquine è stato Vittorio Ricci, presidente del Circolo Riviera delle Palme, associazione che tramite il comitato tecnico locale ha selezionato le due decine di testi, proposte alla giuria nazionale, che ne ha ricavato le due cinquine, che sin da oggi e per tutta l'estate potranno essere lette dalle varie fasce di lettori-elettori che infine decideranno i titoli e gli autori vincitori.
Per la narrativa i libri sono S. Benni (Pane e tempesta), S.Consenti (Binario 21), G.De Cataldo (Il padre e lo straniero), D.Di Pietrantonio (Mia madre è un fiume) e M.Lodoli (Italia); per la Saggistica, A. Banti (Il Risorgimento italiano), G.Bignami (I marziani siamo noi), R.De Ponticelli (La questione morale), E.Gentile (Né stato né nazione) e G. Nuzzi, con il suo Metastasi.
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17/04/11
Mia madre è un fiume: recensione di Mario De Santis
“Mia madre è un fiume” è il romanzo a chiasmo di un passaggio dal pieno al vuoto e viceversa nel rapporto tra madre e figlia. Ma nel senso inverso dalla consuetudine..
Esperia, madre di chi narra, è segnata dalla malattia che azzera la memoria, la figlia se ne prende cura nel suo giacere incerto, nel suo ciabattare perso. Innanzi tutto riempiendo quel vuoto più che di cura, di una storia: quella della madre stessa e di tutta la famiglia, raccontata nuovamente a chi non sa più riattingerla dentro di sé. La figlia è un fiume di parole, dove la madre è ormai secca. Giorno dopo giorno, capitolo dopo capitolo, riemerge un passato pieno di ricordi un Abbruzzo rurale e arcaico, pastoso e diretto. Riemerge un araldica dei cafoni che inizia proprio negli anni in cui si svolge la vicenda raccontata da Silone (stesse terre e usanze, ma quanta letteratura è passata sotto i ponti, a proposito di fiumi..) in cui svetta innanzitutto la madre Esperia Viola, detta Esperina. E poi i genitori di lei, Fioravante e Serafina e poi Cesare il marito di Esperina e la famiglia di lui, le zie, i fratelli, insomma la famiglia di cui questo libro non un inno, ma al contrario la cronaca di una disgregazione interna, causato da quell’amore tra Esperina e sua figlia che “è andato storto, da subito” a causa di quella distrazione affettiva. Un figlia mammona di una madre distante anche se vicinissima perché troppo impegnata nella fatica di una donna dell’Abruzzo contadino degli anni 60. “Mi amava ma aveva altro da fare. Lavorava per sua figlia”. Di questo riversare tanto ma non quel che riempie veramente, sarà segnato questo amore cieco della madre per una figlia che si sentirà svuotata quanto più amata a quel modo. “Mia madre è un fiume” sembra un regolamento di conti nel racconto di come una madre non sia stata mamma, e invece di venta la costruzione di un amore attraverso la ri-costruzione di una memoria comune. Continua a leggere su blogautore.repubblica
Esperia, madre di chi narra, è segnata dalla malattia che azzera la memoria, la figlia se ne prende cura nel suo giacere incerto, nel suo ciabattare perso. Innanzi tutto riempiendo quel vuoto più che di cura, di una storia: quella della madre stessa e di tutta la famiglia, raccontata nuovamente a chi non sa più riattingerla dentro di sé. La figlia è un fiume di parole, dove la madre è ormai secca. Giorno dopo giorno, capitolo dopo capitolo, riemerge un passato pieno di ricordi un Abbruzzo rurale e arcaico, pastoso e diretto. Riemerge un araldica dei cafoni che inizia proprio negli anni in cui si svolge la vicenda raccontata da Silone (stesse terre e usanze, ma quanta letteratura è passata sotto i ponti, a proposito di fiumi..) in cui svetta innanzitutto la madre Esperia Viola, detta Esperina. E poi i genitori di lei, Fioravante e Serafina e poi Cesare il marito di Esperina e la famiglia di lui, le zie, i fratelli, insomma la famiglia di cui questo libro non un inno, ma al contrario la cronaca di una disgregazione interna, causato da quell’amore tra Esperina e sua figlia che “è andato storto, da subito” a causa di quella distrazione affettiva. Un figlia mammona di una madre distante anche se vicinissima perché troppo impegnata nella fatica di una donna dell’Abruzzo contadino degli anni 60. “Mi amava ma aveva altro da fare. Lavorava per sua figlia”. Di questo riversare tanto ma non quel che riempie veramente, sarà segnato questo amore cieco della madre per una figlia che si sentirà svuotata quanto più amata a quel modo. “Mia madre è un fiume” sembra un regolamento di conti nel racconto di come una madre non sia stata mamma, e invece di venta la costruzione di un amore attraverso la ri-costruzione di una memoria comune. Continua a leggere su blogautore.repubblica
Mia madre è un fiume commentato su Exit il blog di Cristina Mosca
tutte le distanze
quanto costa una dimenticanza? qual è il prezzo di una distrazione? il rapporto tra una persona e la sua memoria è direttamente proporzionale alla distanza tra il suo cuore e la sua mente.
la distanza tra due persone si affossa in maniera inversamente proporzionale agli sforzi fatti da entrambe le parti per tenere teso il filo che le lega.
la distanza tra due persone si affossa in maniera inversamente proporzionale agli sforzi fatti da entrambe le parti per tenere teso il filo che le lega.
le ho imputato il mio volo zoppo. lei è il mio pretesto. è causa, e motivo...
16/04/11
Corriere della Sera: 16 aprile 2011 : Strega, il duello annunciato
Premí La lista dei dodici. In corsa Luciana Castellina e don Gino Battaglia. Di Pietrantonio esclusa a sorpresa Strega, 1 duello. annunciato Desiati e Nesi passano d primo turno. Fuori Newton Compton: diamo fastidio di CRISTINA TAGLIETTI omincia con poche sorprese l`avventura del premio Strega 2011, avviato verso il duello annunciato Nesi-De- siati. Ieri il comitato direttivo (composto da due esponenti della «Fondazione Bellonci», Tullio De Mauro e Valeria Della Valle, due rappresentanti dell`azienda «Strega Alberti», Giuseppe D`Avino e Alberto Foschini, dall`assessore alle politiche culturali di Roma, Dino Gasperini, da tre viircitori delle precedenti edizioni, Alessandro Barbero, Melania Mazzucco e Ugo Riccarelli, e da due rappresentanti dei quattrocento «Amici della domenica», Giuseppe De Rita e Fabiano Fabiani) ha annunciato i dodici libri in gara al termine di un «lavoro appassionante per il livello delle opere presentate» - ha spiegato Tullio De Mauro, riconfermato in questi giorni direttore della «Fondazione Bellonci» per il triennio 2011-2013. «Dopo un intenso confronto - dice De Mauro - il Comitato si è trovato unanimemente d`accordo nel valorizzare quelle proposte che, nel quadro di una qualità letteraria generalmente elevata, possono rappresentare l`ampia varietà di stili e temi della narrati va italiana contemporanea».
Mia madre è un fiume finalista al Premio Letterario Rapallo Carige
Rapallo: le finaliste del Carige. Un premio a Franca Valeri
Scelte le tre opere finaliste del premio letterario Rapallo Carige, dedicato alle donne scrittrici Le finaliste sono Maria Pia Ammirati (“Se tu fossi qui”(), Donatella Di Pitrantonio (“Mia madre è un fiume”) e Federica Manzon (“Di fame e di sventura”). Il premio opera prima è stato assegnato a Viola di Grado (“Settanta acrilico trenta lana”) e quello speciale a Framca Valeri (”Bugiarda no, reticente”). Sarà la giuria popolare a scegliere la vincitrice tra le tre finaliste. L’appuntamento è fissato per sabato 18 giugno.
Fonte: Levantenews
14/04/11
Mia madre è un fiume: articolo di Mario Bernardi Guardi: Secolo d'Italia
Secolo d'Italia 13 aprile 2011
Madre e figlia nel labirinto della memoria
Articolo di Mario Bernardi Guardi
Articolo di Mario Bernardi Guardi
«Mamma, son tanto felice perché ritorno da te,/ la mia canzone ti dice ch'è il più bel giorno per me…», cantava (quando? cent'anni fa?) Beniamino Gigli: e dentro c'era tutta la dolcezza ingenua di una dichiarazione d'amore filiale, senza complicazioni edipiche né filtri intellettualistici. Anche in Mia madre è un fiume (Elliot, pp.179, € 16,00), il romanzo di esordio con cui Donatella Di Pietrantonio, che di professione fa la dentista per bambini, si candida allo Strega ("padrini" Manlio Cancogni ed Ernesto Ferrero), c'è amore. Un "fiume" d'amore.
Raccontato con un linguaggio a un tempo tenero e aspro come l'Abruzzo rupestre che è lo scenario della storia; e con una freschezza, franchezza, castità di accenti, e improvvise irruzioni di desolata, struggente passione, come da tempo non ci capitava di trovare. Non ci capitava neanche di essere avvolti dalla commozione e non solo di non vergognarcene, ma di non poterne/volerne fare a meno. Forse succede così con le cose vere, quando scopri che le pagine riescono ad essere carne. «Anche il corpo ha un suo spirito», diceva Friedrich Nietzsche, e qui ci sono un corpo e uno spirito - la madre, Esperia Viola, detta Esperina - offesi dalla vecchiaia e dalla malattia - l'atrofia cerebrale, che ti annichilisce la capacità di ricordare, oppure te la imbroglia, tra vero e falso, presente e passato, in un gran rimescolìo di facce, situazioni, emozioni; e un altro corpo e un altro spirito - la figlia - che in passato sono stati assaliti da un bisogno di amore e di attenzione che per mille ragioni - tutte, escluse cattiveria e indifferenza - non è stato soddisfatto a pieno, e che non ce la fanno ancora ad elaborare il lutto di quel desiderio inappagato. E non è che corpo e spirito "tornino" dalla mamma, come dice la canzone, perché con lei non ci sono mai stati come avrebbero voluto, ma ci "vanno", per la prima volta, e offrono tutto l'aiuto che possono offrire, cercando di farla parlare e ricordare, e non è facile con quella povera mamma dalla mente sbiadita. Non c'è nulla di facile, perché i nodi di quello che non è stato detto, che non è stato fatto, che non hai avuto quando ardentemente lo desideravi, non si sciolgono d'un balzo, e allora c'è in te la pena per la mamma com'è, e il risentimento per la mamma com'era. Lo dici a chiare note: « Il nostro amore è andato storto, da subito. Era troppo educata al sacrifico per permettersi il piacere di stare con la sua creatura. Ogni tanto alzava gli occhi dalla terra che lavorava e guardava quel fagotto lasciato su una coperta all'ombra di un albero. C'ero. Un piano forte l'avrebbe sentito. Si rassicurava».
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Donatella Di Pietrantonio ad Acquavivva Picena sabato 17 aprile
ACQUAVIVA PICENA- Si terrà sabato 17 a partire dalle ore 18 presso la Chiesa di San Rocco di Acquaviva la presentazione del primo libro di Donatella Pietrantonio, “Mia madre è un fiume”.
Il romanzo racconta la storia tra una madre e una figlia, protagoniste di un rapporto sempre conflittuale fino a quando, divenuta anziana, la prima accetta in silenzio le cure e l’amore della seconda...
Continua a leggere su "Riviera oggi"
Il romanzo racconta la storia tra una madre e una figlia, protagoniste di un rapporto sempre conflittuale fino a quando, divenuta anziana, la prima accetta in silenzio le cure e l’amore della seconda...
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13/04/11
Mia madre è fiume: la presentazione di Ernesto Ferrero
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08/04/11
Mia madre un fiume tra le 19 opere presentate per lo Strega
Sono 19 le opere presentate al LXV Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci in collaborazione con Liquore Strega, dagli Amici della domenica, lo storico corpo votante che dal 1947 attribuisce il riconoscimento a un libro di narrativa italiana pubblicato tra il 1° aprile dell’anno precedente e il 31 marzo dell’anno in corso. Il Comitato direttivo del Premio, composto da due esponenti della Fondazione Bellonci, due rappresentanti di Strega Alberti S.p.A., tre autori premiati e due personalità dei 400 Amici della domenica, si riunirà venerdì 15 aprile per selezionare tra le proposte degli Amici i 12 libri che si disputeranno la sessantacinquesima edizione.
Il Comitato è composto da Alessandro Barbero, Giuseppe D’Avino, Valeria Della Valle, Tullio De Mauro (presidente), Giuseppe De Rita, Fabiano Fabiani, Alberto Foschini, Dino Gasperini, Melania G. Mazzucco, Ugo Riccarelli.
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Donatella Di Pietrantonio a Libri come: nuovo articolo sul Festival del Libro e della Letteratura
"Libri come" leggi tutto l'articolo su paperblog (...) Da non perdere, inoltre, gli appuntamenti con “L’Italia che scrive” – protagonisti, tra gli altri, Umberto Eco e Antonio Tabucchi – e la tavola rotonda “Come scrivere il primo libro?” con sei giovani esordienti, che hanno segnato la stagione 2010/2011: Viola Di Grado (Settanta Acrilico, Trenta Lana pubblicato da e/o), Barbara Di Gregorio (Le giostre sono per gli scemi, Rizzoli), Donatella Di Pietrantonio (Mia madre è un fiume, Elliot), Lorenza Ghinelli (Il divoratore, Newton Compton), Antonella Lattanzi (Devozione, Einaudi) e Veronica Tommasini (Sangue di cane, Laurana Editore).
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Mia madre è un fiume
05/04/11
Adnkronos: Mia madre è un fiume verso lo Strega dei record
Roma - (Adnkronos) - Si prospetta un'edizione con 20 libri, di cui però solo 12 saranno ammessi alla selezione per la cinquina
Roma, 5 apr. - (Adnkronos) - Dopo tante indiscrezioni, prime candidature ufficiali all'edizione 2011 del Premio Strega. E dopo i no di Feltrinelli e Rizzoli, ed anche i no di Umberto Eco ed Alberto Arbasino, che si considerano troppo vecchi per partecipare, si va definendo il quadro dei libri in gara, la cui presentazione scade, per regolamento, venerdì 8 aprile.
Continua a leggere su Ign Adnkronos
Roma, 5 apr. - (Adnkronos) - Dopo tante indiscrezioni, prime candidature ufficiali all'edizione 2011 del Premio Strega. E dopo i no di Feltrinelli e Rizzoli, ed anche i no di Umberto Eco ed Alberto Arbasino, che si considerano troppo vecchi per partecipare, si va definendo il quadro dei libri in gara, la cui presentazione scade, per regolamento, venerdì 8 aprile.
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Mia madre è un fiume,
Premio Strega
04/04/11
Mia madre è un fiume a "Bresso al Femminile"
CSBNO: Consorzio Interbibliotecario del Nord Ovest
02/04/11 - 16/04/11: BRESSO
Presentazione libro di Di Pietrantonio Donatella Mia Madre è un fiume
Presentazione libro di Di Pietrantonio Donatella Mia Madre è un fiume
15 APRILE 2011 ore 21.00 SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI BRESSO
“Bresso al Femminile”
VENERDI’ 15 APRILE 2011 ORE 21.00
SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE
VIA ROMA, 25 BRESSO
“NARRATIVA E POESIA: NUOVE VOCI DI DONNE”
“La scrittrice
DONATELLA DI PIETRANTONIO
presenta il suo romanzo
MIA MADRE E’UN FIUME” Edizioni Elliot
”Un racconto doloroso, pieno di squarci vitali, illuminato dall’intenso rapporto con l’aspra natura abruzzese. Un esordio di grande personalità” Daria Bignardi, Donna moderna
03/04/11
Mia madre è un fiume; presentazione del libro nel Lussemburgo
Giovedi 05 maggio 2011
ore 18,30
Presentazione del libro
MIA MADRE È UN FIUME
Diego Lo Piccolo introduce e dialoga con l'autore
Entrata libera, posti limitati
In collaborazione con
Continua a leggere sul sito di Altrimenti
ore 18,30
Presentazione del libro
MIA MADRE È UN FIUME
Diego Lo Piccolo introduce e dialoga con l'autore
Entrata libera, posti limitati
In collaborazione con
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01/04/11
Donatella Di Pietrantonio a Libri come: festival del libro e della letteratura
Sabato 09/04/2011
Come si scrive il primo libro, si chiede l’aspirante scrittore e si chiede anche il lettore quando ha per le mani un nuovo autore. Fenomeno editoriale delle ultime stagioni, il libro d’esordio è diventato un genere a sé, alimentato dal mercato in cerca del nome che scali le classifiche, conquisti la critica e, possibilmente, vinca un premio importante.Continua a leggere sul sito di Auditorium Parco della Musica
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Libri come,
Mia madre è un fiume
Il Progetto della Fondazione Bellonci : Le scuole danno un voto agli autori del Premio Strega
Prendete ragazze e ragazzi intorno ai diciotto anni con le loro domande e impazienze; portateli fuori dalle aule scolastiche, in libera uscita dal sapere codificato. Prendete gli scrittori più interessanti che il panorama della narrativa italiana possa offrire; portateli fuori dai riti e dalle convenzioni della società letteraria e metteteli sulle tracce dei lettori più giovani... continua a leggere sul sito della Fondazione Bellonci
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